Ritratti d’autore
Eduard Manet
"Il pittore della vita"
Pittore Francese del XIX secolo, Edouard Manet fu considerato come il
maggior rappresentante della pittura pre-impressionistica e portavoce del
realismo.
Vita
Nacque a Parigi il 23 Gennaio 1832, da una famiglia borghese di alto rango. Il padre, Auguste Manet, da sempre disprezzava la pittura, e quindi non assecondò mai il figlio nel coltivare la sua passione. Edouard iniziò il suo rapporto con l'Arte solo dopo essersi allontanato dalla famiglia e dalla città natale, per recarsi al collegio Rollin, dove conobbe uno dei suoi più grandi amici, Antonin Proust. Entrambi i giovani iniziarono a frequentare il Museo di Louvre, che conobbero grazie ad Édouard Fournier, zio materno di Manet, che al contrario del padre appoggiava la passione del figlio. Durante il suo percorso al Rollin, Manet dimostrò essere uno studente distratto e mediocre; quindi il padre, continuando a sostenersi contrario alla vocazione del figlio, gli fece intraprendere studi giuridici. Ma Manet rigettò l'imposizione familiare, e tentò di entrare in accademia navale, ma non riuscì a passare la prova d'ingresso. Successivamente il padre, nel 1848, lo accompagnò a Le Havre. Auguste sperava che il figlio potesse almeno riuscire a divenire comandante navale. Così non fu. Infatti Manet si dimostrò totalmente disinteressato alla vita di bordo, e sfruttò il tempo perso nell'assecondare il padre, disegnando tutti i luoghi che visitava e riempendo i suoi taccuini di caricature dei suoi compagni. Alla seconda prova di ammissione all'accademia navale, Manet venne respinto ancora. Così il padre, ormai stanco, decise di lasciar libero il figlio di intraprendere studi artistici, anche se credeva fermamente che non avrebbe riscosso alcun successo. Questo morirà poi, a seguito di una grave malattia che lo portò a dover amputare il piede sinistro, il 30 Aprile 1883.
Stile
Manet decise di unirsi agli impressionisti, rifiutando di legarsi ai
realisti. Ma nonostante ciò il pittore fu un collante fondamentale per le due
correnti.
Manet tramite la sua arte voleva rappresentare il vero, cercare di far
immedesimare il più possibile il pubblico tramite le sue opere, e quindi
trasmettere reali emozioni. Ma al contrario del suo contemporaneo Courbet, non
rappresentò mai l'aspetto politico, ma «la poesia e la meraviglia della vita
moderna». Con questo diciamo che Manet era legato al realismo, anche se non ne
fece mai realmente parte.
Per via dei suoi dipinti che miravano ad un emancipazione dello spazio
plastico e ad un raggiungimento di una tessitura cromatica luminosa, Manet lo
si colloca fra gli impressionisti. Ma il pittore si scostava da queste figure,
e tendeva a non identificarsi del tutto con loro. Questo perché ad esempio gli
impressionisti bandirono il nero come colore, ma Manet nonostante ciò non lo
fece mai mancare nelle sue opere. Un'altra differenza sostanziale fra Manet e
gli impressionisti sta nell'esposizione dei dipinti. Gli impressionisti,
volendo portare una rivoluzione, iniziarono ad organizzare mostre non
autorizzate dalle entità politiche. Al contrario Manet, sostenendo lo stesso le
iniziative dei suoi coetanei impressionisti, non effettuò mai una mostra non
autorizzata, sostenendo che non ne avesse bisogno e che mirava solo ad un
riconoscimento dei suoi meriti.
Opere di maggiore spicco
Colazione sull'erba (1863); olio
su tela
Olympia (1863) ;olio su tela
Il pifferaio (1866); olio su tela
Link per approfondire l'argomento:
https://www.youtube.com/watch?v=xyFF_5a02g4&t=27s
https://www.youtube.com/watch?v=zsdz8jZ-8eA
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